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CAMMINANDO TRA LE ANTICHE MURA
Un ecomuseo è il modo che una comunità sceglie per rappresentarsi e presentarsi a chi non la conosce. Esso esprime il patrimonio culturale e ambientale, naturalistico e storico-artistico di una comunità.
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Dietro all'ecomuseo c'è un patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura del suo territorio. Scopo di questo patto è quello di conservare ma anche di utilizzare, per l’oggi e per il futuro, il patrimonio materiale e immateriale del territorio,
scongiurando il rischio che esso possa andare definitivamente perduto.
La ricchezza del patrimonio storico-culturale e ambientale di Corleto Monforte fa sì che l’istituzione dell'ecomuseo possa essere un efficace strumento di valorizzazione territoriale e di promozione turistica. ​
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Il patrimonio storico-culturale è rappresentato dalle pratiche artigianali e agricole che hanno per secoli rappresentato la principale attività lavorativa e forma di sostentamento della comunità. Degli antichi mestieri di cui rimane traccia negli stieri delle case ormai non più abitate mediante strumenti che sono testimonianza e fonte documentaria della storia stessa della comunità corletana e alburnina.
Nel centro storico del paese erano presenti la bottega del calzolaio, del falegname, del sarto, etc.
Le attività maggiormente praticate erano l'allevamento e l'agricoltura gli altri, tipico era il mestiere del casaro con la lavorazione del formaggio e del caciocavallo: attività ancora oggi caratteristica e rinomata. Praticate da ogni famiglia erano l’attività della vendemmia e della raccolta delle olive.
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La maggiore peculiarità del paese è stata sempre rappresentata dai suoi monti, i quali hanno offerto risorse dal punto di vista economico e lavorativo e continuano a essere un'importante attrazione turistica. I Monti Alburni hanno condizionato per secoli pratiche e stili di vita.
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I boschi di Corleto e la biodiversità che li caratterizza sono anch'essi patrimonio da tutelare e valorizzare.
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